mercoledì 2 settembre 2009

Il potere della voce



La parola scritta ha il suo fascino, il suo immenso potere evocativo, la sua scricchiolante capacità di suscitare emozioni, sensazioni, la sua inebriante possibilità di coinvolgere, di trascinare, di rapire e di rubare.... ma a volte, a volte è la voce a prendere il sopravvento....
E quando è la voce che inizia a parlare, a volte... non si ferma più...
scivola tra i pensieri, li accartoccia, ne fa ideogrammi e li strofina con energia tra le passioni della mente e i brividi del corpo, diventa irruente, un fiume in piena, una marea, un oceano che urla sotto la pressione della tempesta, combattendo contro i venti, difendendosi dai morsi dello stomaco che l'afferrano, la portano nelle viscere, la frenano, la stordiscono, la smorzano, la costringono ad esprimersi con il canto indecifrabile delle sirene....
La voce...
inzia così, una seduzione quasi svogliata, non atteggiata, lame gettate sul ghiaccio per fenderlo e cercare il rivolo d'acqua da inseguire, il fiotto di sangue da perseguitare, l'impalpabile tensione nervosa da possedere...
La voce, che rompe il silenzio
con i suoi fremiti, i suoi ansimi, le sue parole senza vergogna, i suoi peccati senza ritegno, le risate dell'anima, i boati dei palpiti, le capriole dei piedi...
il corpo tutto, la mente tutta, l'anima... tutta
le mani, perse, intarsiate tra i nodi spigolosi di un corpo che danza perso nel suo ritmo tribale, nella sua consapevolezza estrema, nel suo bisogno immenso di sfiorare il cielo e portarsene un pezzettino dietro, quando scivolando soavemente dal volo empirico, beatamente raccogliendo le forze e le intenzioni, si ricompone nel corpo che l'ha fatta volare così in alto e ritrova infine la parola....
il sorriso
è allora che a parlare sono gli occhi....

Nessun commento:

Posta un commento