domenica 20 febbraio 2011

L'assegno in bianco

In chat mi è capitato molte volte di ricevere proposte di incontri reali, ho sempre declinato, più o meno gentilmente, la mia prostituzione è virtuale, dal vero non ho mai pensato di farlo, l'unica volta che ho avuto la tentazione di concretizzare un incontro è stato perchè il coinvolgimento era tale che da cliente era diventato altro...
Però le mie perversioni non si sfogano solo in chat, ho altri contatti, ho una vita privata, un marito, un amante, un lavoro, amici, contatti...
Alcuni anni fa ho avuto una relazione, una relazione molto intensa di cui vi parlerò un'altra volta, era la prima volta che tradivo e ha sconvolto la mia vita, rimettendo in discussione me stessa, i miei legami, il mio ruolo e la mia femminilità che si era assopita con la maternità e con le incombenze quotidiane.
Poi la storia ha iniziato a languire e io soffrivo, per cercare di dimenticarlo, come forse mi riesce facile fare, ho cercato di occupare il suo posto nel mio tempo, se non nel mio cuore, con altre presenze.
Cazzeggiando nella rete conosco una persona, forse all'inizio un po' di interesse per la novità c'è ma poi il rapporto cambia sfumature. Ero in piena fase narrativa, stavo cercando di virtualizzare la mia sensualità attraverso racconti erotici e l'ho coinvolto in questo gioco, rendendolo complice di situazioni e di scenari immaginari esclusivamente verbali molto intriganti. Lui si è innamorato probabilmente, e lo è ancora forse.

Poi è subentrata la chat, e su quella ho riversato il mio tempo e le mie perversioni mentali, trascurando questo amico che sentivo sempre più raramente...
In una di queste rare conversazioni, una sera, gli rivelo di essere diventata una camgirl e di esibirmi a pagamento. Con il tempo prende coraggio e mi chiede un privato. In cam mi aveva già vista, aveva visto il mio volto, intuito forse i miei seni, ma sapere che mi mostravo ad altri l'ha spinto a osare, arrivando a pagarmi per un privato, cosa che non aveva mai fatto con nessuna, neanche dal vivo...e le donne non gli mancano e non gli sono mai mancate
Quel privato gliel'ho fatto pagare caro, lo ammetto, del resto lui se lo poteva permettere e io avevo delle spese urgenti da affrontare...
Poi sono stata generosa anche io e oltre a quel privato gliene ho concessi un altro paio, un piccolo cadeau  per premiare forse la sua devozione inspiegabile verso di me...
Ma il tarlo dentro di lui continuava a suggerirgli che se mi aveva potuta avere, virtualmente, a pagamento, forse avrebbe potuto avermi anche dal vivo con lo stesso mezzo...
E così una sera mi ha detto che mi desidera così tanto da essere disposto a pagarmi per un incontro... ti faccio un assegno in bianco, ci metti tu la cifra che vuoi, 1000 euro, 3.000, 30.000... quello che vuoi tu...

Anche in questa occasione l'ho ringraziato per l'offerta e ho declinato, non ne abbiamo più parlato, se non un debole cenno da parte sua un po' di tempo dopo, giusto una conferma che la sua offerta era sempre valida...

A volte però a quell'assegno in bianco ci penso. Pensare che un uomo arriverebbe a spendere 30.000 euro per un incontro con me... mi lusinga.
Voi cosa avreste fatto? Quale cifra potrebbe convincervi a concedervi a pagamento a un uomo che non amate?

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